Paradiso
Canto XV
Ritus
Brano n.32 (02:55)
Strumenti utilizzati:
Bass drum – Campane – Glockenspiel – Tamburello – Corno Inglese – Fagotto – Viola – Violoncello.
Nella scenografia sacra del cielo di Marte, si svolge l’incontro tra Dante e Cacciaguida, in modo liturgico e rituale. Le sottolineature sono ad evidenziare gli stimoli da cui ho tratto la forma e l’andamento del brano. Il riferimento allo stile del linguaggio è da ricercarsi nell’armonia medievale al tempo di quella Fiorenza, rievocata da Cacciaguida, che scandiva il tempo sul ritmo sacro delle sue campane.
Mentre ascolti il brano musicale puoi leggere i versi del Canto XV e se lo desideri puoi anche consultare la parafrasi.
Canto XV
Fiorenza dentro da la cerchia antica,
ond’ ella toglie ancora e terza e nona,
si stava in pace, sobria e pudica.
Non avea catenella, non corona,
non gonne contigiate, non cintura
che fosse a veder più che la persona.
Non faceva, nascendo, ancor paura
la figlia al padre, ché ’l tempo e la dote
non fuggien quinci e quindi la misura.
Non avea case di famiglia vòte;
non v’era giunto ancor Sardanapalo
a mostrar ciò che ’n camera si puote.
Non era vinto ancora Montemalo
dal vostro Uccellatoio, che, com’ è vinto
nel montar sù, così sarà nel calo.
Canto XV
Firenze all’interno della cerchia delle mura antiche, dalla cui chiesa (della Badia Fiorentina) risuona ancora l’ora terza e nona (le tre del mattino e le tre del pomeriggio), viveva in pace, temperante e casta.
Non v’era collana, non corona, non gonne ricamate e ricche di fregi [contigiate], non cintura che fosse più appariscente [a veder più] della persona che le portava.
Non ancora, nascendo, la figlia faceva paura al padre, perché l’età e la dote non superavano la misura né in un senso (sposandosi le ragazze troppo giovani) né nell’altro (con doti troppo elevate).
Non v’erano case vuote prive di figli [di famiglia]; non vi erano ancora giunti i costumi lussuriosi di Sardanapalo a mostrare ciò che si può fare in camera da letto.
Montemario (a Roma) non era ancora stato superato dal vostro Uccellatoio, che, come è stato superato nell’ascesa, così lo sarà nella caduta.